Come ogni edizione, la Fondazione Bonino-Pulejo ha scelto una personalità della cultura che fosse testimonial d’eccezione per le iniziative socio culturali in favore di Sicilia e Calabria.
Si tratta di un riconoscimento che vuole sottolineare non solo il ruolo del premiato nell’ambito della scienza, della politica o dell’arte, ma anche le sue qualità umane, come la passione, l’onestà intellettuale e il sentimento del “bene comune”, capaci di offrire ai giovani l’esempio più concreto di come la strada del successo sia lastricata di impegno e di sacrifici a volte molto duri.
Il Consiglio d’Amministrazione della Fondazione Bonino-Pulejo ha deciso, quindi, di assegnare il XVI Premio Internazionale Bonino per la Scienza, le Lettere, le Arti, e la Cultura al regista Giuseppe Tornatore “per il formidabile contributo offerto non solo alla cinematografia italiana, ma anche e soprattutto alla diffusione nel mondo di un’immagine della Sicilia finalmente vera e sgombra da compromessi e luoghi comuni.
Una “fotografia” dell’isola – si legge nella motivazione – in cui la mente e il cuore lavorano con raffinatissimo equilibrio per mostrare al mondo i sentimenti più nascosti di un popolo che, col suo enorme carico di pregi e difetti, spesso ha saputo fare della “diversità” una ragione di arricchimento e non solo un motivo di conflitto”.
Attraverso le sue grandi capacità introspettive e la sua notevole onestà intellettuale.
Tornatore mostra la nostra terra per quello che è, senza indulgenze e autocelebrazioni, ma anche senza facili livori o banali commiserazioni.
Il suo cinema – conclude la motivazione elaborata dal CdA della Fondazione – ci rende consapevoli dei nostri limiti e del lungo cammino, che dobbiamo ancora percorrere per diventare una comunità autentica.
Ma, nello stesso tempo, ci rende anche tutti un po’ più orgogliosi di essere siciliani”.