Quando, nel 1972, Maria Sofia Pulejo e Uberto Bonino decisero di istituire una fondazione che attraverso delle borse di studio consentisse ai giovani laureati in Medicina e Giurisprudenza dell’Università di Messina di frequentare stage di perfezionamento, entrambi erano convinti di poter coniugare l’efficienza del settore privato con le finalità “sociali” dell’impresa.
La redistribuzione “mirata” dei profitti nel campo della cultura e della qualificazione professionale era, infatti, secondo loro, il modo migliore per stimolare la crescita della società meridionale. Bonino, nato a La Spezia nel 1901, sapeva fondere la mentalità del settentrionale con la tenacia tipica della nostra terra. Trasferitosi a Messina, dove il padre era stato destinato come ammiraglio, manifestò sin dalla giovane età una notevole capacità manageriale che lo portò in pochi anni a diventare amministratore delegato della Molini Gazzi Spa. In seguito divenne anche presidente della Banca di Messina. Nel dopoguerra fu eletto deputato all’Assemblea costituente e fu più volte parlamentare nelle file del Partito liberale, di quello monarchico e, successivamente, del Movimento sociale. Nell’aprile del 1952 fondò la “Gazzetta del Sud”, quotidiano destinato a divenire in breve tempo leader nell’area siculo-calabra. Assieme alla moglie, Maria Sofia Pulejo, nobildonna appartenente a una storica famiglia messinese nel dicembre 1972 diede vita alla Fondazione. Dopo la scomparsa di Bonino, nel 1988, la guida della Fondazione è passata ad un suo caro amico e collaboratore, l’avvocato Giuseppe Gentile, che ha retto l’incarico sino alla sua morte, nel 1991. Gli è successo Nino Calarco, che è stato anche direttore della “Gazzetta del Sud”. Col passare degli anni l’assegnazione delle borse di studio è stata estesa ai laureati di tutte le facoltà delle Università di Reggio Calabria, Cosenza, Catanzaro, Catania e Palermo, di pari passo con l’ampliata diffusione in Sicilia e in Calabria della stessa “Gazzetta del Sud”, di cui la Fondazione è azionista di maggioranza. Finora sono state assegnate oltre 1200 borse di studio, per un totale nominale di oltre 5 milioni e mezzo di euro.
A partire dal 1991 è stato istituito il Premio internazionale Bonino, destinato a personalità che si siano distinte in campo scientifico, sociale e culturale e che possano essere da esempio, veri e propri “testimonial” per i borsisti della Fondazione.
E’ stato varato, inoltre, un vasto programma di interventi nel campo della cultura, con l’organizzazione di circa 700 eventi in 15 anni, della ricerca, della solidarietà e dell’assistenza che ha portato la “Bonino-Pulejo” a promuovere la costituzione del Centro Studi Neurolesi, che ha sede nella villa appartenuta ai fondatori. Una volta riconosciuto quale Istituto di Ricerca e Cura a Carattere scientifico di natura pubblica, il “Neurolesi” è quindi divenuto autonomo.
E’ stato varato, inoltre, un vasto programma di interventi nel campo della cultura, con l’organizzazione di circa 700 eventi in 15 anni, della ricerca, della solidarietà e dell’assistenza che ha portato la “Bonino-Pulejo” a promuovere la costituzione del Centro Studi Neurolesi, che ha sede nella villa appartenuta ai fondatori. Una volta riconosciuto quale Istituto di Ricerca e Cura a Carattere scientifico di natura pubblica, il “Neurolesi” è quindi divenuto autonomo.
Fondazione Uberto Bonino e Maria Sofia Pulejo
Via Uberto Bonino, 15/C – 98124 Messina
Tel. 090.226294 Fax. 090.695764
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